Ricevo da Marinella la seguente domanda:
Professore,
ho un quesito che non saprei proprio come risolvere:
Si sceglie un’urna fra tre gettando contemporaneamente due dadi. Se escono due numeri primi si sceglie la prima urna, se escono due numeri uguali (escluso il caso in cui siano entrambi primi) la seconda urna, altrimenti la terza. La prima urna contiene \(6\) palline numerate da \(1\) a \(6\), la seconda \(7\) palline numerate da \(1\) a \(7\), la terza \(8\) palline numerate da \(1\) a \(8\). Si estraggono consecutivamente, senza rimettere la pallina estratta nell’urna, \(4\) palline. Sapendo che sono state estratte due palline con numero pari e due palline con numero dispari, calcola la probabilità che esse provengano da ciascuna delle tre urne.
Grazie.
Le rispondo così:
Cara Marinella,
si tratta di un classico esempio di “probabilità delle cause”, cioè di applicazione del teorema di Bayes relativo ad eventi che possono verificarsi per un insieme di cause indipendenti. Si tratta innanzitutto di determinare la probabilità complessiva che si verifichi l’evento che si da per accaduto, nel nostro caso: \(E\)=”sono stati estratti \(2\) numeri pari e \(2\) numeri dispari”, sapendo che \(E\) è l’unione di tre eventi disgiunti, cioè: \(E_1\)=”è stata scelta la \(1^\circ\) urna e ne sono stati estratti \(2\) numeri pari e \(2\) numeri dispari”, \(E_2\)=”è stata scelta la \(2^\circ\) urna e ne sono stati estratti \(2\) numeri pari e \(2\) numeri dispari”, \(E_3\)=”è stata scelta la \(3^\circ\) urna e ne sono stati estratti \(2\) numeri pari e \(2\) numeri dispari”. Un diagramma ad albero può aiutare, ricordando che su ogni ramo è riportata la probabilità che si verifichi l’evento successivo, dato per accaduto l’evento antecedente (probabilità condizionate), mentre nell’ultima riga sono riportati i prodotti delle probabilità per ogni percorso lungo l’albero, cioè la probabilità che si verifichi l’evento intersezione degli eventi presenti lungo il percorso stesso:
![figura846]()
Per il calcolo delle probabilità relative alla scelta dell’urna, si è proceduto in modo diretto: su \(36\) possibilità, sono \(9\) le coppie di numeri primi, e \(3\) le coppie di numeri uguali non primi. Per il calcolo delle probabilità di estrazione di una doppia coppia pari-dispari da ciascuna delle urne, si può ragionare in termini di combinazioni semplici. Ad esempio, per la prima urna, le possibili quaterne di numeri estratti sono le combinazioni di \(6\) oggetti distinti presi \(4\) a \(4\), cioè \({{C}_{6,4}}=6!/(4!2!)=15\); di queste, quelle formate da \(2\) pari e \(2\) dispari sono \(9=3\cdot 3\), essendo \(3={{C}_{3,2}}=3!/(2!1!)\) i modi di scegliere due numeri pari fra tre (\(2\), \(4\), \(6\)), e pure \(3\) i modi di scegliere due numeri dispari fra tre (\(1\), \(3\), \(5\)). Quindi, la probabilità dell’evento: “sono stati estratti \(2\) numeri pari e \(2\) numeri dispari, sapendo che è stata scelta la \(1^\circ\) urna” è pari a \(\frac{9}{15}=\frac{3}{5}\). Ragionando in modo analogo per le altre due urne si ricava che l’evento: “sono stati estratti \(2\) numeri pari e \(2\) numeri dispari, sapendo che è stata scelta la \(2^\circ\) urna” è pari a \(\frac{18}{35}\), mentre la probabilità dell’evento: “sono stati estratti \(2\) numeri pari e \(2\) numeri dispari, sapendo che è stata scelta la \(3^\circ\) urna” è pari a \(\frac{36}{70}=\frac{18}{35}\). In conclusione, l’evento \(E\)=”sono stati estratti \(2\) numeri pari e \(2\) numeri dispari”, ha probabilità:
\[p\left( E \right)=p\left( {{E}_{1}} \right)+p\left( {{E}_{2}} \right)+p\left( {{E}_{3}} \right)=\frac{1}{4}\cdot \frac{3}{5}+\frac{1}{12}\cdot \frac{18}{35}+\frac{2}{3}\cdot \frac{18}{35}=\frac{3}{20}+\frac{3}{70}+\frac{12}{35}=\frac{15}{28}\]
e pertanto le probabilità degli eventi \(C_1\)=”è stata scelta la \(1^\circ\) urna, sapendo che sono stati estratti \(2\) pari e \(2\) dispari”, \(C_2\)=”…. la \(2^\circ\) urna, …”, \(C_3\)=”…. la \(3^\circ\) urna, …”, si possono ricavare dai rapporti tra i rispettivi addendi della somma che forma \(p(E)\) (l’evento multi-causato che si da per accaduto) e \(p(E)\) stessa (come se lo spazio degli eventi si fosse “ristretto” all’evento \(E\)):
\[p\left( {{C}_{1}} \right)=\frac{3}{20}:\frac{15}{28}=\frac{7}{25},\quad p\left( {{C}_{2}} \right)=\frac{3}{70}:\frac{15}{28}=\frac{2}{25},\quad p\left( {{C}_{3}} \right)=\frac{12}{35}:\frac{15}{28}=\frac{16}{25}\quad .\]
Massimo Bergamini